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Vista e postura

Quali sono le connessioni tra vista e postura?


E se fosse proprio la miopia a farti ricomparire sempre quel dolore dietro la spalla, o un mai trattato strabismo che porti dietro da sempre a causarti quell’alterazione posturale?

E se fosse un difetto di convergenza o un qualsiasi altro tipo problema oculare a causarti quel dolore cronico ricorrente?


La vista è un processo molto complicato, che ancora oggi viene studiato e approfondito per poterne conoscerne gli aspetti neuro fisiologici più intimi. 

Da sempre, la sua complessità ha fatto si che venisse considerato, per alcune sue peculiarità come un estroflessione del sistema nervoso centrale, poiché contribuisce a condurre informazione verso il cervello o SNC.


In anatomia applicata al concetto osteopatico è comunemente nota l’integrazione che il sistema muscolare e scheletrico applica insieme al sistema visivo ogni qual volta vogliamo osservare quell’oggetto o seguire qualcosa con lo sguardo.


Quali sono quindi le connessioni tra il sistema visivo e quello muscolare? Come può un alterazione della vista essere la causa di un dolore muscolare di cui non comprendiamo l’eziologia?


L’evoluzione dimostra che sin dai tempi più antichi l’uomo necessitò di mettere in connessione questi due grandi sistemi, quello visivo e quello muscolare.

L’essere umano infatti sviluppò la stazione eretta e il cammino bipede poiché capì che sollevandosi avrebbe avuto un punto di vista più alto rispetto al suo obiettivo visivo e quindi scoprì un modo (la bipedia) per poter riconoscere a distanza minore sia prede che cacciatori, avere quindi una visione più ampia e completa, che tradotto in necessità significava avere più possibiltà per sopravviver e più possibilità di nutrirsi. 


In questo razionale, la vista giocò un ruolo importantissimo nella filogenesi dell’essere umano e delle sue peculiarità.

Spesso viene sottovalutato quanto la nostra società in realtà si basi su stimoli visivi e molto meno sugli altri sensi, ma in realtà l’organismo intero e tutti gli accomodamenti posturali tendono a salvaguardare uno dei primari e più importanti sistemi di comunicazione con l’esterno: ovvero il sistema visivo stesso. L’organismo tutto coopera affinché a livello cranico venga conservata l’orizzontalità dello sguardo.


Provate a fare una brevissima camminata o a fare qualche salto con la testa inclinata e vedrete che succede!


Pensate addirittura che ben 4 dei 12 nervi cranici hanno competenza esclusiva sul sistema visivo! Questi nervi permettono di trasformare i fasci di luce in immagini tramite un complicatissimo sistema di messa a fuoco e trasformazione della luce in segnali e permettono a l’occhio di muoversi in tutte le direzioni che vogliamo.


Proviamo a fare un esempio. Uno dei disturbi più comuni del sistema visivo come tutti sappiamo è la miopia. Può questo comune disturbo essere causa di  irreversibili atteggiamenti posturali, dolori mantenuti nel tempo, o semplicemente essere fattore aggravante di pregresse problematiche muscolari e scheletriche?


In medicina Osteopatica è spesso riscontrato manualmente una connessione, oltre che essere sostenuta da un importante razionale anatomico di base.

La miopia, per esempio si instaura quando il bulbo oculare perde la sua sfericità e si allunga verso l’avanti, in questo modo non permette la normale messa a fuoco di un oggetto lontano creando la tipica sfocatura d’immagine del miope.


Perchè allora il soggetto non riesce a recuperare la miopia? Perchè tende sempre a peggiorare?


L’organsimo del paziente miope attua delle strategie posturali per riuscire a riportare l’immagine ben definita. Il problema nasce poichè nella società odierna abbiamo spesso e volentieri stimoli visivi vicini (tv, smartphone, tablet, pc, quanderni, libri) e quindi l’occhio tende a migliorare l’accomodazione per imagini vicine rispetto a quelle lontane (al contrario dei nostri antenati). Questa cosa porta a stimolare l’accomodazione vicina perdendo capacità nell’accomodazione lontana.


A livello posturale tuttavia, è molto frequente nei lavoratori al pc o negli studenti vedere che questi assumono una distanza dalla postazione lavoro molto ridotta, e più si affatica l’occhio ad accomodare, più peggiora l’accomodazione e quindi la miopia.

Spesso questo si riflette anche nel momenti di svago perchè ormai l’organismo ha imparato a gestire cosi le immagini.


Inoltre le vertebre cervicali hanno dei muscoli che si muovono a seconda del movimeto oculare, cosichè un affaicamento oculare può portare un affaticamento cervicale causando un dolore o una cefalea.


Spesso viene riscontrato che la testa si sposta in avanti per sopperire al’ affaticamento oculare, instaurando così disfunzioni secondarie al sistema visivo e dolori in qualsiasi parte del corpo, che però nascondono un eziologia complessa e difficile da identificare perché molto lontana dal sintomo.


L’accomodazione dell’occhio è gestita soprattutto dal sistema nervoso autonomo, il quale, tramite nervi a partenza cervicale e dorsale, informa i muscoli dell’ occhio su come accomodare l’immagine una data immagine.


Insomma, in questo intricatissimo sistema sensitivo e motorio quale la vista, l’osteopata interviene andando a ricercare le motivazioni dietro al problema. Spesso, se si identifica che un dato dolore sia mantenuto da un incapacità dell’occhio di accomodare il paziente viene rimandato ad un optometrista, il quale eventualmente valuterà la necessità di intervenire per risolvere insieme il problema. 


In questo articolo abbiamo affrontato come esempio un problema di miopia, ovvero un accomodamento della vista su oggetti vicini e lontani, ma moltre altre alterazioni visive, sul piano laterale, come gli strabismi ad esempio, potranno generare a loro volta, rotazioni o torsioni di tutto quello che è il complesso sistema posturale che coopera in ogni secondo col sistema visivo. 


Il sistema visivo attuerà sempre, in ogni articolazione del corpo degli adattamenti, volti a preservare alcuni principi fondamentali che noi tutti ricerchiamo ogni giorno: l’assenza del dolore (comfort) e la minor spesa energetica (economicità).

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